Da sempre le Grandi Piramidi affascinano tutti coloro che si occupano di Antico Egitto, sia che si tratti di studiosi, ricercatori, archeologi oppure di semplici turisti visitatori di quell’assolato paese, vuoi per la loro forma perfettamente geometrica, di cui ancora oggi si ignorano la tecnica e i mezzi tecnici per realizzarle, vuoi per l’alone di mistero che ancora oggi avvolge il loro reale utilizzo.
Per lunghi secoli infatti le Grandi Piramidi hanno rappresentato agli occhi dei visitatori le estreme dimore tombali dei Faraoni Cheope, Chefren e Micerino, appartenuti alla IV Dinastia per quanto mai nessuna mummia sia stata ritrovata al loro interno, come attestano varie fonti, molto antiche, tra le quali quella autorevole di Diodoro Siculo, vissuto nel I° secolo a.C. che scrive che alcuni autori antichi attribuirono ad altri la costruzione delle Piramidi di Giza.
A tale riguardo diventa estremamente interessante e affascinante il contenuto di una leggenda tradizionale araba che attribuisce la costruzione delle Grandi Piramidi a un Faraone Anti-Diluviano di nome Surid:”Surid, Faraone d’Egitto prima del Diluvio, fece costruire le due Piramidi. Poi ordinò ai suoi Sacerdoti di nascondervi all’interno tutta la Sapienza e tutte le Conoscenza delle Scienze disponibili”.
Quel Diluvio che secondo gli esperti, tra cui il geologo dell’Università di Boston Robert Schoch, avrebbe colpito l’Egitto intorno al 10.000 a.C. quando ciò che restava del continente di Atlantide, ovvero l’isola di Poseidone, collocata di fronte alle coste del Portogallo, si inabissò a causa di un terribile cataclisma scatenando uno gigantesco tzunami che avrebbe provocato l’allagamento di buona parte dell’Egitto – come testimonierebbero gli evidenti segni di erosione presenti nel corpo della Sfinge – fino a raggiungere la Mesopotamia. Di questo straordinario e devastante avvenimento se ne parla infatti anche presso i Sumeri.
L’incontro, a cura dell’Associazione Archeosofica, fa parte del cartellone di “Capannori fra Evoluzione e Apocalisse” organizzato dal Comune di Capannori e vuole stimolare una riflessione “a mente aperta” sulle nostre origini ed il nostro destino.
INFO: Fabio 3288375214 – sezione.lucca@gmail.com