Sabato 29 Novembre 2014 alle ore 17 a Palazzo Pfanner incontro su astronomia e poesia con Franco Naldoni, studioso e profondo conoscitore dell’opera di Dante e dei Fedeli d’Amore.
L’uomo ha sempre contemplato il cielo e ancora più nell’antichità dove il cielo diveniva l’unico compagno della notte. La contemplazione del cielo anche oggi comunque ci pone davanti alla manifestazione più grandiosa della natura e questo risveglia in tutti una sensazione di infinito, di mistero. In alcuni, può suscitare il desiderio di conoscere più profondamente l’universo in cui viviamo, in altri, l’immensità della quale siamo spettatori, può spingere a riflettere sulle cause della nostra collocazione nel mondo e ancor di più, sul senso e l’origine della vita. Specchiandoci in essa, cercando risposte, la volta celeste con tutte le sue stelle e pianeti è stata vista sempre come un ente vivo con il quale potersi relazionare ed ecco che ci si è rivolti verso questa con il linguaggio più elevato che abbiamo a nostra disposizione: il linguaggio poetico. Sabato 29 proveremo a fare questo insieme anche vedendo gli esempi di come i più grandi poeti lo hanno fatto e come alcuni di questi abbiano svelato con le loro opere la vita e il messaggio che questo ente vivente da sempre comunica agli uomini perché possano partecipare completamente di questa vita, dell’amor che move il sole e l’altre stelle.
INFO: Fabio 3288375214 – sezione.lucca@gmail.com